Montecalvo Irpino - Oasi Maria Immacolata

2008

 

Si trova nella parte nord della provincia di Avellino a confine con quella di Benevento

Montecalvo Irpino è celebre per l'interessante urbanistica ed è sede del Santuario-Sacrario di San Pompilio Maria Pirrotti, del gioiello architettonico della Chiesa Abbaziale di Santa Maria con interno trecentesco e la famosa Cappella Carafa della scuola bramantesca, attribuita all’architetto Di Giorgio; dell'oasi francescana e di importanti palazzi gentilizi e portali del Cinquecento e Seicento.

Dopo aver attraversato terreni pietrosi (se si usano i vecchi tracciati dei bracci di riposo) o comodamente in auto lungo la SS. 90/bis, superato il bivio per Castelfranco in Miscano, si possono ammirare i resti del villaggio della celebre Malvizza (480 m) la masseria con colombaia, la settecentesca Cappella di San Gaetano e la Taverna del Duca a 498 m.

Il sito naturalistico della Malvizza è celebre per le bolle mefitiche, piccoli crateri con acqua fangosa, retaggio del culto mefitico della zona (VII-III a. C.). Il culto di Mefite (antica madre dell’abbondanza e della fertilità) è attestato anche presso la Valle di Ansanto di Rocca San Felice. Dalle "bolle della Malvizza" presto si raggiunge il sito di Aequum Tuticum, città sannitica, cardo viarum, visitabile su prenotazione della Soprintendenza. Questa città ridotta in epoca altomedievale in un insignificante casale di S. Eleuterio, meriterebbe di essere valorizzata con campagne di scavi archeologici, perché non è stata del tutto esplorata.